- continua: Il Palazzo Broccoli Vallante
Lasciò la magistratura nel 1874 per dedicarsi alla carriera politica. Fu un acceso patriota, insignito della medaglia commemorativa delle Guerre per l’Indipendenza d’Italia (Campagna 1860-61), della medaglia per la tentata liberazione di Roma (Agro Romano, 1867) e della medaglia commemorativa per le Guerre dell’Unità d’Italia (1870).
Il suo spessore culturale e politico e la sua forte personalità influenzarono profondamente la vita politica e sociale della provincia di Terra di Lavoro, dei comuni dell’Alto Casertano, in particolare di Vairano Patenora, luogo dal quale discendeva la sua famiglia e località dove si ritirava spesso e volentieri.
Il suo impegno politico lo portò a fondare l’Associazione costituzionale di Caserta e nel 1878 il giornale “Il Patto Costituzionale”, molto diffuso in provincia
Venne eletto alla Camera dei Deputati per complessive sei legislature, (XIV, XV, XVI, XVII, XIX, XXI).
Di impostazione liberale, in parlamento fece parte del gruppo della cosiddetta “Destra pura”. Il suo impegno politico fu assiduo, così come la sua partecipazione ai lavori parlamentari. Si interessò del disegno di legge per la bonifica delle paludi e dei terreni paludosi e al disegno di legge relativo alla circoscrizione militare e degli educatori di Napoli; nel 1885 aderì, insieme ad altri 27 deputati meridionali, alla mozione con la quale la Camera fu costretta ad affrontare la questione agraria. Nella XVII legislatura venne eletto componente della giunta per le petizioni. Fu, inoltre, eletto consigliere provinciale per la provincia di Terra di Lavoro dal 1877 al 1903, divenendo nel 1900 vicepresidente del Consiglio provinciale.
Ma gran parte della sua energia il Broccoli la dedicò alla cultura. Il suo impegno di storico e archeologo si estese all’intera provincia di Terra di Lavoro. Il suo merito principale è quello di aver recuperato e restituito all’indagine storica una enorme quantità di documentazione inedita.
L’attività di studioso si coniuga con l’attività di abile organizzatore culturale. Si evidenziano, così, l’attività svolta dal Broccoli nella Regia Commissione Conservatrice de’ Monumenti ed oggetti di Antichità e Belle Arti di Terra di Lavoro, della quale divenne segretario nel 1896 e la dedizione profusa per il Museo Provinciale Campano di Capua e per la sua Biblioteca.
Tra i meriti culturali si ricorda l’acquisto, nel 1882, della cospicua ed unica collezione manoscritta dei Repertori del de Lellis sui registri perduti delle Cancellerie Angioina, Aragonese e Spagnuola dell’Archivio di Stato di Napoli, in 28 volumi di complessive pagine 31.000, che era in procinto di essere venduta all’estero. L’opera fu donata in seguito dal Broccoli all’Archivio di Stato di Napoli e andò in parte distrutta nell’incendio avvenuto nel 1943 a S. Paolo Belsito. Inoltre, innumerevoli sono le opere, i codici e le collezioni acquistate e in parte salvati dal Broccoli.
Tra le centinaia di pubblicazioni di carattere storico, giuridico e politico del Broccoli si ricordano: Programma di un nuovo diritto italiano (1862), Riforma della legge sulla Guardia Nazionale italiana (1867), I ruoli esecutivi nelle province meridionali dopo la codificazione italiana (1877), Statuti municipali di Teano (1889), Codice Municipale Aversano (1890), Codice Municipale Sessano, Capitoli e grazie concesse alla Città di Sessa dal 1468 al 1600 (1889-90), Il registro di Carlo I d’Angiò (1892-93), La Contea di Caserta all’epoca sveva (1893-94), Notizie relative a persone e a paesi di Terra di Lavoro per gli anni 1316-1317 (1894), Albo Campano dei Martiri Politici del 1799 (1899-1900). Ma si potrebbero citare oltre un centinaio di opere, così come si evince dal suo curriculum del 1904.
Di notevole interesse sono il Catalogo della Biblioteca Topografica del Museo Campano, curato da Angelo Broccoli tra il 1898 e il 1914, e l’Archivio Storico Campano, di cui il Broccoli fu fondatore e direttore. L’opera venne pubblicata tra il 1889 e il 1894, e rappresenta una rassegna delle fonti storiche riguardanti i comuni di Terra di Lavoro. Ad essa collaborarono i maggiori uomini di cultura del tempo.
Morì a Napoli il 26 gennaio del 1924.
BIBLIOGRAFIA E APPROFONDIMENTI:
De Angelis M., Angelo Broccoli promotore culturale e politico, in Il difficile cammino dell’Unità d’Italia. Protagonisti della vita pubblica in Terra di Lavoro dall’Ancien régime all’età liberale, in F. Corvese, O. Isernia (a cura di), Centro Studi “F. Daniele”, Caserta, 2010.
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