Chiesa di Santa Maria del Monte di Marzanello
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La costruzione della Chiesa di Maria SS. del Monte in Marzanello iniziò nel 1881, quando Marzanello, in sintonia con gli altri centri del Comune di Vairano, fu al centro di una splendida fioritura. Essa, voluta quando il processo di trasferimento al piano della popolazione dall’antico abitato medievale e moderno, ubicato sulla cima 323, a quello nuovo era ormai completato, fu terminata ed aperta al culto nel 1903. La chiesa è formata da un’unica navata culminante nell’abside con l’Altare Maggiore. Alla sua sinistra, rispetto alla porta d’ingresso, è una nicchia dedicata alla Beata Vergine di Lourdes; alla sua destra, sempre rispetto alla porta, è un’altra nicchia dedicata alla B.V. Addolorata. In essa è un’antica statua lignea, raffigurante appunto Maria SS. Addolorata, la quale dall’antico Santuario di Maria SS. del Monte, ubicato sui contrafforti del Monte Catreola, dove era custodita in origine, fu trasferita al piano quando il culto principale fu trasferito nell’attuale chiesa parrocchiale.
Il Presbiterio è individuato da una bella balaustra in marmi policromi impostata su elementi di travertino sui quali è incisa l’epigrafe ARC. NICOLA CORTELLESSA A.D. 1933. La parete sinistra della navata ospita, procedendo dalla porta all’Altare Maggiore: una nicchia con la statua di S. Anna, S. Gioacchino e la Vergine bambina; una cappella, con altare marmoreo policromo e quadro, dedicata alla B.V. di Pompei (sugli elementi marmorei della predella è incisa l’epigrafe: PIA OPERA DEL PANE DI SANTO ANTONIO PEI POVERI. INAUGURATA XIII GIUGNO MCM); una nicchia con statua lignea di S. Nicola di Bari, compatrono di Marzanello.
La parete destra della navata ospita, procedendo dalla porta all’Altare Maggiore: una nicchietta con statua di S. Antonio di Padova; una cappella, con altare marmoreo policromo e statua lignea del Cristo Morto, realizzata, come recita l’epigrafe incisa sulla predella, A DIVOZIONE DI CORTELLESSA ROSA PER GRAZIE RICEVUTE DA S. NICOLA. A.D. 1902; una nicchia con la statua lignea di Maria S.S. del Monte. Nella sagrestia annessa alla chiesa sono tre antichi dipinti: uno raffigura S. Nicola di Bari (datato A. 1728 e firmato Gaetano Bizzarro); un altro raffigura S. Antonio da Padova (datato 1906 e firmato da F. Di Pinto); e l’ultimo, anonimo e senza data, circondato da una pregevolissima cornice, raffigura la B.V. del Rosario in trono circondata dalle sacre icone dei quindici misteri. L’archivio della Chiesa parrocchiale, grazie alla sensibilità culturale del l’ex reggente, Reverendo Arciprete D. Emilio Calce, che li seppe custodire con amore, contiene tutti i documenti delle antiche chiese ubicate sui monti, a partire dall’anno 1637
Il Presbiterio è individuato da una bella balaustra in marmi policromi impostata su elementi di travertino sui quali è incisa l’epigrafe ARC. NICOLA CORTELLESSA A.D. 1933. La parete sinistra della navata ospita, procedendo dalla porta all’Altare Maggiore: una nicchia con la statua di S. Anna, S. Gioacchino e la Vergine bambina; una cappella, con altare marmoreo policromo e quadro, dedicata alla B.V. di Pompei (sugli elementi marmorei della predella è incisa l’epigrafe: PIA OPERA DEL PANE DI SANTO ANTONIO PEI POVERI. INAUGURATA XIII GIUGNO MCM); una nicchia con statua lignea di S. Nicola di Bari, compatrono di Marzanello.
La parete destra della navata ospita, procedendo dalla porta all’Altare Maggiore: una nicchietta con statua di S. Antonio di Padova; una cappella, con altare marmoreo policromo e statua lignea del Cristo Morto, realizzata, come recita l’epigrafe incisa sulla predella, A DIVOZIONE DI CORTELLESSA ROSA PER GRAZIE RICEVUTE DA S. NICOLA. A.D. 1902; una nicchia con la statua lignea di Maria S.S. del Monte. Nella sagrestia annessa alla chiesa sono tre antichi dipinti: uno raffigura S. Nicola di Bari (datato A. 1728 e firmato Gaetano Bizzarro); un altro raffigura S. Antonio da Padova (datato 1906 e firmato da F. Di Pinto); e l’ultimo, anonimo e senza data, circondato da una pregevolissima cornice, raffigura la B.V. del Rosario in trono circondata dalle sacre icone dei quindici misteri. L’archivio della Chiesa parrocchiale, grazie alla sensibilità culturale del l’ex reggente, Reverendo Arciprete D. Emilio Calce, che li seppe custodire con amore, contiene tutti i documenti delle antiche chiese ubicate sui monti, a partire dall’anno 1637
Foto di Guglielmo D'Arezzo
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